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La batteria termica del futuro

Batteria termica PCM

L'accumulatore termico i-TES

i-TES sviluppa e perfeziona impianti di accumulo termico attraverso l'utilizzo di materiali a cambio di fase.

Si tratta di innovative batterie realizzate con materiali di origine biologica, grazie alle quali è possibile migliorare l'efficienza energetica riducendo gli sprechi negli usi termici.

Le batterie di i-TES funzionano bene in combinata con tantissimi impianti, mettendo a sistema le diverse forme di generazione del calore: tutte caratteristiche che contribuiscono a definirle batterie del futuro.

Un futuro che è già realtà, grazie ad i-TES.
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Sostenibilità

Le batterie termiche di i-TES contengono materiali PCM di origine biologica.

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Dimensioni ridotte

Le batterie termiche di i-TES occupano circa il 50% di spazio in meno rispetto alle forme di accumulo tradizionali.

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Stabilità

La termoregolazione e la stabilità di temperatura sono tra le caratteristiche principali delle batterie termiche di i-TES.

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Flessibilità

Grazie alle batterie termiche si rendono indipendenti gli usi energetici dalle sorgenti di produzione.

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Modularità

Le batterie termiche di i-TES si integrano facilmente in impianti di nuova progettazione, ma anche in quelli già esistenti.

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Scalabilità

Le batterie termiche di i-TES sono per definizione soluzioni di efficienza energetica scalabili.

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Sicurezza

Le batterie termiche di i-TES impiegano materiali sicuri per la salute e per l'ambiente e non hanno parti in movimento.

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Facilità di manutenzione

Le batterie termiche di i-TES sono oggetti statici caratterizzati da un ciclo di vita lungo.

Il ruolo dei PCM

i-TES ha scelto di mettere al centro della sua tecnologia materiali di origine naturale al 100%.
Si tratta dei PCM, o materiali a cambio di fase, materiali capaci di rivoluzionare il modo di fare efficienza energetica.

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La transizione 5.0

La quinta rivoluzione industriale è in corso. I tre pilastri su cui si fonda (umanocentricità, sostenibilità e resilienza) sono stati delineati dalla Commissione Europea, e puntano a un avanzamento industriale che integri aspetti sociali e ambientali oltre al progresso tecnologico.

Questo processo richiede alle aziende di adottare un approccio di economia circolare e migliorare l'adattabilità dei processi produttivi, ponendo al centro società e sostenibilità.

Ciò significa che, con Industria 5.0, le imprese dovranno adottare tecnologie innovative e rivedere i loro modelli di business. L'attenzione verso il rispetto delle persone e del pianeta diventa sempre più cruciale, con un'aspettativa di adeguamento ai principi ESG (Environmental, Social, and Governance) da parte del tessuto imprenditoriale.

In questo contesto, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che 12 miliardi di euro saranno destinati nel biennio 2024-2025 alla Transizione 5.0, con l'obiettivo di sostenere le imprese nella transizione ecologica e digitale. Questi fondi, parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza e dello strumento Repower-Eu, confermano l'impegno del governo nell'ambito di una svolta significativa verso pratiche aziendali più sostenibili e tecnologicamente avanzate.

Ben 9 aliquote, fino a un massimo del 45%, determinate dalla classe di efficienza ottenuta con l'investimento e dall'ammontare dell'investimento.

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